Dopo la Laurea in Giurisprudenza a Trieste divento avvocato ed esercito per qualche anno la libera professione per poi entrare in azienda dove mi occupo di diritto civile, commerciale e del lavoro.

In quegli anni intraprendo percorsi paralleli nell’ambito della crescita personale e sviluppo un interesse sempre più forte per il tema del benessere individuale e collettivo all’interno dell’ecosistema aziendale.

Da una formazione schematica e normativa, legata all’applicazione della regola, mi apro quindi progressivamente ad una visione più ampia e flessibile che integra competenze come l’osservazione, l’ascolto e la mediazione sviluppando uno sguardo che abbraccia la complessità del “sistema” persona e dei processi nel quale è inserito.

La convinzione che ogni risorsa debba essere valorizzata nelle sue potenzialità all’interno di un contesto dinamico come quello produttivo mi spinge a scegliere il Master in Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane di Alma Laboris Business School (polo didattico di Padova).

Inizio quindi la mia attività nell’ambito delle risorse umane con l’intento di realizzare azioni di organizzazione, crescita e creazione di valore attraverso lo sviluppo delle potenzialità delle persone, in linea con gli obiettivi di business.

Spinto poi dalla volontà di acquisire ulteriori nuovi elementi di comprensione ma anche di applicazione pratica ho lasciato fiorire in me il desiderio di affiancare privatamente le persone per accompagnarle in un processo evolutivo e creativo di cui essere protagoniste.

A quel punto l’avvicinamento al Counseling è stato naturale. Ottengo quindi il Diploma di Counselor dopo aver frequentato il corso triennale, riconosciuto da AssoCounseling, “Counseling sistemico, costellazioni e arti figurative: gestire il cambiamento e le complessità delle relazioni”, presso la Scuola di Counseling Pratiche Sistemiche di Milano, con una tesi che incarna, allo stesso tempo, sia il processo che l’obiettivo che mi pongo nel lavoro con la persona: “È come lo dici: accogliere storie, promuovere visioni liberanti”.

Contestualmente ottengo anche il diploma di facilitatore di Costellazioni Sistemiche e Familiari (metodo di Bert Hellinger).

L’approccio rigoroso della Scuola ha posto basi teoriche e metodologiche fondamentali, ma decisiva, nel modo di interpretare il mio ruolo, è stata la varietà dei contesti nei quali mi sono trovato ad agire. Questa stratificazione di esperienze mi permette oggi di sostenere con sensibilità, competenza e creatività problematiche e criticità che possono presentarsi nelle diverse fasi evolutive di una persona in ambito familiare, relazionale e professionale.

Così ho messo a fuoco un metodo rigoroso ed efficace ma allo stesso tempo “aperto” e inclusivo che mette a disposizione un insieme di strumenti in grado di promuovere processi di trasformazione destinati ad avere un impatto rilevante e subito apprezzabile nella vita quotidiana.

Come facilitatore, e quindi non in qualità di terapeuta, credo nel rapporto empatico basato sulla “risonanza” con la persona e nella sua capacità di riflessione e riattivazione naturale delle risorse che le sono proprie.